CSC - Centro per gli Studi Criminologici


Titolo : Serial killer
Categoria : Dizionario

Intestazione :

Serial killer ( assassino seriale ). Almeno tre vittime,in eventi distinti,in luoghi separati, e con un periodo di intervallo emotivo(cooling off time) fra un omicidio e l'altro; in ciascun evento il soggetto può uccidere più di una vittima.



Testo :

Serial killer ( assassino seriale ). Almeno tre vittime,in eventi distinti, in luoghi separati,e con un periodo di intervallo emotivo (cooling off time) fra un omicidio e l'altro; in ciascun evento il soggetto può uccidere più di una vittima. Egli può colpire a caso o scegliere accuratamente le sue vittime; spesso, ritiene di essere invincibile e che non verrà mai catturato.Ama sfidare le forze dell'ordine. ( FBI - Douglas et al, 1992) Serial killer L'omicidio seriale è una serie di due o più omicidi commessi come eventi separati e, di solito, ma non sempre, da un individo che agisce da solo. Gli omicidi posono susseguirsi per un periodo di tempo che può intendersi da poche ore ad interi anni. (National Istituteof Justice americano - 1988). Serial killer L'assassinio seriale è un soggetto che mette in atto personalmente due o più azioni omicidiarie separate tra loro (nello stesso luogo o in luoghi diversi) oppure esercita un qualche tipo di influenza psicologica affinchè altre persone commettano le azioni omicidarie al suo posto. Per parlare di assassino seriale, è necessario che il soggetto mostri una chiara volontà di uccidere, anche se poi gli omicidi non si compiono e le vittime sopravvivono: l'elemento centrale è la "ripetitività dell'azione omicidiaria". L'intervallo che separa le azioni omicidiarie può andare da qualche ora a interi anni e le vittime coinvolte in ogni singolo evento possono essere più di una. L'assassino seriale agisce preferibimente da solo, ma può agire anche in coppia o come membro (o capo) di un gruppo. Le motivazioni che spingono all'omicidio seriale sono varie, ma c'è sempre una componente psicologica interna al soggetto che lo spinge al comportamento omicidiario ripetitivo. In alcuni casi, vanno considerati assassini seriali anche i soggetti che uccidono nell'ambito della criminalità organizzata ( quando un movente psicologico personale li spinge ad uccidere al di là degli interessi dell'organizzazione), i terroristi ( quando uccidono per soddisfare un proprio piacere personale e non solo per confermare l'ideologia in cui credono), i soldati (quando il gusto di uccidere subentra al fatto di eseguire solo degli ordini). ( De Luca, 1998)



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