"Concentrare, sterminare. Essere è ricordare", un libro che descrive tre contesti, attraverso i rispettivi documenti d’archivio, riguardanti gli anni di guerra in provincia di Viterbo, tra il 1942 e il 1944: il campo di concentramento per prigionieri di guerra di Vetralla, la deportazione degli ebrei viterbesi e le violenze di nazisti e fascisti contro la popolazione civile. I nomi delle vittime assieme a quelli dei carnefici che hanno concentrato, deportato e ucciso. Infine, una riflessione sul ‘Portico d’Ottavia’ a Roma. Luogo della memoria dove “Essere è ricordare”.
"Concentrare, sterminare. Essere è ricordare", un libro che descrive tre contesti, attraverso i rispettivi documenti d’archivio, riguardanti gli anni di guerra in provincia di Viterbo, tra il 1942 e il 1944: il campo di concentramento per prigionieri di guerra di Vetralla, la deportazione degli ebrei viterbesi e le violenze di nazisti e fascisti contro la popolazione civile. I nomi delle vittime assieme a quelli dei carnefici che hanno concentrato, deportato e ucciso. Infine, una riflessione sul ‘Portico d’Ottavia’ a Roma. Luogo della memoria dove “Essere è ricordare”.
Presentazione
Rita Giorgi
(Coordinatore Scientifico del CSC)
Saluti
Riccardo Valentini
(Consigliere Regionale del Lazio)
Giancarlo Turchetti
(Segretario Camerale della Uil Viterbo)
Gli Autori
Daniele Camilli e Roberta De Vito
Conclusioni
Giulio Laurenti
(Scrittore)
DanieleCamilli, giornalista e scrittore. Si occupa da alcuni anni dei fenomeni territoriali di criminalità organizzata e di infiltrazioni mafiose sul territorio viterbese. Per il Centro per gli Studi Criminologi coordina l’Accademia di Giornalismo d’Inchiesta, è il Direttore del Master di “Giornalismo Investigativo”, è ideatore e responsabile del progetto "TUSCIACRIME".
Roberta de Vito, giornalista e ricercatrice. Si occupa di progetti di ricerca e comunicazione e di studi in ambito socio economico. Docente presso il Master in “Giornalismo investigativo “ del Centro per gli Studi Criminologici cura gli approfondimenti storici ed antropologici dell’evoluzione della figura femminile per il S.A.I. Sportello Ascolto Integrato onlus,che ha sede presso il CSC.