DISSOCIATIVO DELL’IDENTITà, DISTURBO (EX DISTURBO DA PERSONALITà MULTIPLA). Col termine si definisce la presenza di due o più identità, o stati di personalità distinti, ciascuno con i suoi modi di percepire e relazionarsi, che ...
DISSOCIATIVO DELL’IDENTITà, DISTURBO (EX DISTURBO DA PERSONALITà MULTIPLA). Col termine si definisce la presenza di due o più identità, o stati di personalità distinti, ciascuno con i suoi modi di percepire e relazionarsi, che assumono in modo ricorrente il controllo del comportamento della persona. Ciascuna personalità può essere o meno al corrente dell’esistenza delle altre; una personalità può scontrarsi con un’altra, o può ordinarle di fare qualcosa. Si tratta di una psicopatologia dissociativa cronica, complessa, caratterizzata da disturbi della memoria e del comportamento. Questa condizione si ritrova nelle femmine nove volte più spesso che nei maschi, e può essere difficile da diagnosticare. Alla radice del disturbo vi è quasi sempre un trauma infantile (abusi, spesso sessuali, o altri gravi traumi emotivi). Il disturbo è comune soprattutto nella tarda adolescenza e nella giovane età adulta. Il numero medio di personalità in tale disturbo è nell’ordine di 5-10, ma vi sono stati casi di pazienti con 20 personalità. Nei casi classici, ogni personalità ha una serie integrata e complessa di ricordi e di atteggiamenti caratteristici associati, di relazioni personali e di modalità comportamentali. La transazione da una personalità all’altra è spesso improvvisa e drammatica. Le personalità hanno veri e propri nomi. Possono essere di entrambi i sessi, di varie razze ed età e di famiglie d’origine diverse da quella di origine dell’individuo. Ciascuna di esse può ammalarsi di un proprio disturbo mentale. Una di esse può essere dominante, ma non sempre ciò accade.
Fonte: Paolo De Pasquali, Serial Killer in Italia, un’analisi psicologica, criminologica, e psichiatrico-forense, 2011. (Ricerca curata da Cristina Maria Leoni)