CSC - Centro per gli Studi Criminologici


Titolo : Ritardo mentale
Categoria : Dizionario

Intestazione :

RITARDO MENTALE. In passato denominato oligofrenia o frenastenia, è un deficit significativo rispetto alla media del funzionamento intellettivo, comportante inadeguatezza o incapacità nell’adattamento sociale.



Testo :

RITARDO MENTALE. In passato denominato oligofrenia o frenastenia, è un deficit significativo rispetto alla media del funzionamento intellettivo, comportante inadeguatezza o incapacità nell’adattamento sociale. Il difetto riguarda essenzialmente ciò che chiamiamo intelligenza, e che può esser definita come la “somma di tutte le doti, talenti e abilità mentali, utili all’adattamento ai compiti della vita” (Jaspers, 1959). […] A seconda del grado di compromissione si distinguono un ritardo mentale “lieve”, uno “moderato”, poi “grave” e “gravissimo”. Si va cioè da forme che comportano semplici difficoltà scolastiche, e che consentono l’acquisizione di attitudini lavorative di basso livello e un minimo di autonomia personale, a condizioni ove l’apprendimento scolastico o lavorativo è impossibile, non vi è capacità di autogestirsi nelle relazioni e nella vita quotidiana, e vi è necessità di vigilanza e di assistenza da parte di terzi; per giungere infine alle condizioni estreme ove sono addirittura scarsissime o nulle le capacità di comunicazione verbale, i pazienti sono privi di autonomia anche per le funzioni più elementari, e si rende necessario il loro inserimento in istituzioni assistenziali protette. I fattori causali di questo disturbo sono prevalentemente organici, si manifestano già nell’infanzia o fin dalla nascita, impediscono la maturazione della personalità nel suo complesso, che non raggiunge mai gli standard normali. […] Le forme meno gravi di insufficienza mentale possono trovare le loro origini, oltre che in fattori di natura organica, anche in situazioni sociali di depauperamento di vario tipo. Si parla in questo caso di pseudo-insufficienza mentale.

Fonte: Gianluigi Ponti, Compendio di Criminologia, quarta edizione, 1999. (Ricerca curata da Cristina Maria Leoni)



STAMPACHIUDITORNA ALLA HOME