CSC - Centro per gli Studi Criminologici
Titolo : Delirante, disturbo (paranoia)
Categoria : Dizionario
Intestazione :
DELIRANTE, DISTURBO (PARANOIA). Si intende per disturbo delirante (o paranoia) un disturbo caratterizzato da un sistema delirante coerente, stabile, duraturo, più o meno sistematizzato e non bizzarro.
Testo :
DELIRANTE, DISTURBO (PARANOIA). Si intende per disturbo delirante (o paranoia) un disturbo caratterizzato da un sistema delirante coerente, stabile, duraturo, più o meno sistematizzato e non bizzarro. Si possono riscontrare fenomeni allucinatori che non sono però mai sintomi predominanti del disturbo e risultano comunque sempre correlabili al contenuto del pensiero. Al di fuori di questo nucleo delirante non si assiste mai ad un deterioramento marcato della personalità, ovvero esso è di entità minima; l’affettività e il comportamento risultano appropriati al contenuto del delirio. Si tratta in definitiva, nel disturbo delirante, di forme morbose nelle quali è esasperato, al di là del ragionevole e del comprensibile, il sentimento di certezza nei confronti dei propri convincimenti, senza che ciò si accompagni generalmente ad altri disturbi del pensiero, dell’intelligenza, dell’affettività. Questo disturbo non è privo di possibili complicazioni quali la depressione o i disturbi d’ansia, oltre che il possibile passaggio ad una forma schizofrenica vera e propria. Il paranoico è in sintesi eccessivamente rigido proprio perché accetta come vere e valide solo le proprie convinzioni, per quanto esse possano risultare non realistiche, inverosimili e immotivate. Si sogliono distinguere varie forme di paranoia in base al contenuto del delirio:
- Il delirio di persecuzione è tipico di quegli individui che vivono nel convincimento di essere oggetto di molestie, calunnie, ingiustizie e di complotti, che attribuiscono le proprie difficoltà di vita e i propri fallimenti alla malvagità degli altri, che lanciano accuse infondate, che si ritengono perseguitati, ovvero vittime di cospirazioni, continuamente ingannati e spiati, addirittura drogati o avvelenati.
- Il delirio di querela o querulomania rappresenta una sorta di ostinata, continua e assurda ricerca di giustizia per torti non patiti, o per torti del tutto sproporzionati all’impegno vitale che il paranoico pone nel richiedere giustizia, impegno che può occupare un’intera esistenza.
- Il delirio mistico-religioso o delirio di riforma è un tipo particolare di delirio di grandezza, in cui i soggetti nutrono convincimenti irriducibili e assurdi nel settore delle proprie credenze metafisiche, coltivano con combattività certi loro propositi di forma religiosa e sociale, di modificazione moralizzatrice del mondo, si atteggiano a profeti, talora facendo proseliti, nell’attesa di imminenti eventi messianici che assicureranno la vittoria contro il male.
- Il delirio erotomanico è un disturbo in cui il soggetto è convinto di essere oggetto di amore o di particolare attenzione da parte di un individuo di sesso opposto, talora di ceto più elevato (stelle del cinema o della televisione, politici, ecc.) ma spesso di comuni persone incontrate per caso. Il comportamento attuato è in accordo con il delirio e quindi il soggetto tenterà di entrare in contatto con il presunto amante tramite telefonate, lettere, regali o addirittura comportamenti disturbanti. Infine il paziente potrà mettere in atto comportamenti aggressivi come conseguenza diretta di sentimenti abbandonici.
- Il delirio di gelosia è definito anche “Sindrome di Otello” o paranoia coniugale, e prevede che il paziente sia irriducibilmente quanto infondatamente convinto che il partner gli sia infedele. Fatti insignificanti, prove evanescenti (ma per lui inconfutabili), intuizioni arbitrarie, pure accidentalità, sono utilizzate dal paranoico per alimentare il proprio delirio, che può poi comportare scenate al partner o al presunto rivale, il seguirne segretamente le mosse, il pedinamento fino addirittura all’aggressione fisica e all’omicidio del presunto traditore, ovvero del presunto rivale. Tale delirio è particolarmente caratteristico delle forme di intossicazione alcolica cronica.
Nei paranoici si ravvisa anche una costante presenza di convincimenti vittimistici, con sentimenti di offesa, di umiliazione, di mortificazione: ma ciò è la conseguenza dell’inevitabile fallimento delle aspettative, e anche del modo con cui gli altri reagiscono al paranoico, isolandolo: tutti finiscono per accorgersi della assurdità dei suoi convincimenti, e il paranoico non trova solidarietà attorno a sé, ma solo rifiuto e ostilità. In rari casi, i convincimenti deliranti possono col tempo venire condivisi da un familiare o da un amico: si realizza così la “follia a due”, o a più persone.
Fonte: Gianluigi Ponti, Compendio di Criminologia, quarta edizione, 1999. (Ricerca curata da Cristina Maria Leoni)
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