PSICOATTIVE, SOSTANZE. Si denominano sostanze psicoattive perché, indipendentemente dal loro valore nutritivo o energetico, gli effetti che provocano riguardano la sfera psichica.
PSICOATTIVE, SOSTANZE. Si denominano sostanze psicoattive perché, indipendentemente dal loro valore nutritivo o energetico, gli effetti che provocano riguardano la sfera psichica. Le proprietà psicoattive (o psicotrope) sono appunto quelle delle sostanze che inducono una modificazione dello stato psichico, che è tipica e diversa per ogni sostanza. Le sostanze dotate di caratteristiche psicoattive sono molto numerose e comprendono anche molti farmaci, sintetici o naturali, impiegati nella pratica medica oggi come nel passato: i medicamenti che inducono il sonno (ipnotici) sono tipiche sostanze psicoattive che esercitano la loro azione sul sistema nevoso in modo da favorire la sensibilizzazione dei centri cerebrali che regolano il sonno. Vi sono altri farmaci che inducono uno stato di quiete, o che agiscono eliminando l’ansia (ansiolitici e tranquillanti), o all’opposto stimolando le attività mentali; ovvero eliminano o riducono la depressione, o ancora sedano l’eccitazione psicotica, o eliminano il dolore. Si tratta dell’effetto dei ben noti psicofarmaci, di medicamenti cioè elettivamente dotati di effetti psicotropi. Fra queste sostanze psicoattive, si denominano sostanze voluttuarie quelle che sono capaci di provocare effetti psichici particolarmente ricercati perché piacevoli: tali sono il tabacco, l’alcol, il caffè, il tè, ed anche tutte le droghe (o con termine equivalente sostanze stupefacenti). V. anche Voluttuarie, sostanze.
Fonte: Gianluigi Ponti, Compendio di Criminologia, quarta edizione, 1999. (Ricerca curata da Cristina Maria Leoni)