TOLLERANZA. (In farmacologia) Dall’inglese tolerance, è la tendenza da parte del consumatore di stupefacenti ad aumentare col tempo la dose iniziale per raggiungere l’effetto desiderato ...
TOLLERANZA. (In farmacologia) Dall’inglese tolerance, è la tendenza da parte del consumatore di stupefacenti ad aumentare col tempo la dose iniziale per raggiungere l’effetto desiderato, in quanto esso diminuisce notevolmente con l’uso costante, ed è dovuta all’effetto farmacologico particolare proprio di talune sostanze (elettivamente l’oppio e i suoi derivati), talché l’organismo diventa via via meno sensibile, cioè più “tollerante” nei suoi confronti, a causa di precise ragioni neurofisiologiche. V. anche Dipendenza; Droga.
Fonte: Gianluigi Ponti, Compendio di Criminologia, quarta edizione, 1999. (Ricerca curata da Cristina Maria Leoni)