CSC - Centro per gli Studi Criminologici


Titolo : <strong>&nbsp;Per una prevenzione sinergica e strategie condivise nella difesa della donna&nbsp; - di Flavia Vittorini</strong>
Categoria : Gli Esperti scrivono

Intestazione :

Per una prevenzione sinergica e strategie condivise nella difesa della donna  - di Flavia Vittorini

La violenza di genere rappresenta un fenomeno che attraversa quotidianamente le nostre vite; coinvolgendo amaramente l’intera società sotto ogni punto di vista, questa richiede una risposta che sia in grado di comprenderla e fermarla una volta per tutte. 

La dott.ssa Flavia Vittorini ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche presso L'Università degli Studi Roma Tre. Ha conseguito un Master a Philadelphia (USA) in Digital Business Management.

Collabora con l’Area Scienze Comportamentali del CSC Centro per Gli Studi Criminologici, giuridici e sociologici.



Testo :

Per una prevenzione sinergica e strategie condivise nella difesa della donna  - di Flavia Vittorini

La violenza di genere rappresenta un fenomeno che attraversa quotidianamente le nostre vite; coinvolgendo amaramente l’intera società sotto ogni punto di vista, questa richiede una risposta che sia in grado di comprenderla e fermarla una volta per tutte. 
 
A tal scopo, la Lega dei Consumatori di Viterbo e Provincia ha deciso di organizzare , presso la sala Alessandro IV di Viterbo, un convegno dal titolo “Strategie condivise, soluzioni e servizi per la tutela delle donne vittime di violenza” che si è svolto nel pomeriggio del 22 settembre 2017.
Una vicinanza, un coinvolgimento e un attivismo che la Lega Consumatori di Viterbo conferma ogni giorno con lo “Sportello Donna” e il neonato “Sportello di Conciliazione e Mediazione Familiare”.
 
Di fronte a un pubblico numeroso e attento si sono riuniti i rappresentati delle più importanti Istituzioni viterbesi, degli Enti, dell’Associazionismo e i volontari che, giorno dopo giorno, affrontano queste situazioni offrendo aiuto e supporto a coloro che ne sono vittime.
 
Il tavolo è stato sapientemente  moderato dall'avvocato Mirko Bandiera, Presidente della Camera Penale di Viterbo.
 
Il convegno si è aperto con l’intervento del Dr. Nicolò Marcello D’angelo, Prefetto di Viterbo, che, consapevole della ricorrenza con cui fenomeni di violenza contro le donne si sono ripetuti nel corso della storia, ha definito come primo passo verso il cambiamento l’adozione di una forma mentis che permetta di raggiungere la piena consapevolezza della violenza e della gravità di eventi di questo genere. 
 
Una necessità che Monsignor Lino Fumagalli, Vescovo della Diocesi di Viterbo, ha voluto ribadire sottolineando l’importanza fondamentale delle figure degli adulti e della famiglia in quell’educazione volta a prevenire piuttosto che curare. La famiglia è infatti il nido riservato in cui si manifesta il primo vagito di una cultura che dovrà strutturare i giovani al rispetto dei sani e fondamentali valori del rispetto e della non violenza. 
 
La dottoressa Maria Rosaria Covelli, presidente del Tribunale di Viterbo - dopo aver portato i saluti ai partecipanti al convegno si è soffermata sullo stato dell'arte delle soluzioni che sono adottate  in ambito giuridico per  tutelare le vittime di violenza in genere.
 
Singolarmente le Istituzioni possono risultare “miopi”, ha affermato la Dott.ssa Donetti, Direttore generale della ASL di Viterbo, perché quella contro le donne è una violenza che vanta, amaramente, infiniti profili, molti dei quali sono difficilmente percepibili e riscontrabili; per questo, come sottolineato dalla Dott.ssa Roberta Monni, Capo del Gabinetto della Prefettura di Viterbo, è necessario intrecciare strategie che siano condivise ed eclettiche così da poter stringere il fenomeno da ogni angolazione e farlo cessare definitivamente. 
 
Attraverso un’azione sinergica e collaborativa l’incontro di ieri, ha spiegato il Dr. Marco Volante, Direttore nazionale della Lega dei Consumatori, ha voluto avviare un percorso proattivo allo svelamento dei primi e apparentemente innocui sintomi piuttosto che alla sola cura di ferite che difficilmente riusciranno a rimarginarsi del tutto. 
 
La Dott.ssa Emma Ceccarelli, vice Presidente Nazionale del Forum delle Famiglie ha sottolineato l’importanza di questo nei processi di educazione e di riconoscimento di casi a rischio, chiarendo quanto fondamentali siano tutti quei “luoghi sentinella” che permettano di vegliare e di garantire un riferimento costante e sicuro per le vittime.
 
La parola è poi passata al Questore di Viterbo, il Dr. Lorenzo Suraci che, attraverso la chiarezza delle sue parole, ha spiegato come il Suo intervento avvenga nel momento in cui la cosiddetta “fase preventiva” incontra delle difficoltà a cui seguono esplosioni di violenza. Attraverso i dati, il Dr. Suraci ha reso tangibile l’ampiezza di questi fenomeni; nel solo primo trimestre del 2017, sono stati registrati ben 11 ammonimenti. 
 
La Dottoressa Paola Conti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, forte di un’esperienza venticinquennale, ha spiegato quanto importante sia l’educazione emotiva nella prevenzione a quella che Lei stessa ha sottolineato essere un’assoluta violazione dei diritti umani. 
L’incapacità di gestire le emozioni è infatti, spiega la Dottoressa, una delle maggiori cause scatenanti fenomeni di violenza. Attraverso la Sua azione sul campo, la Conti ha illustrato come i casi di violenza di genere oltre ad avere la priorità in termini giuridici necessitano di assistenza e servizi di tutela legale e psicologica massimamente competenti. Una vicinanza e un coinvolgimento quello del Sostituto Procuratore che sono emersi nelle sue parole e nella massima attenzione dimostrata verso tutti i casi di violenza, compiuta o minacciata, in cui è necessario considerare ogni singolo dettaglio e per i quali è fondamentale attivare ogni forma di cautela. 
 
Un onorevole e galante gesto quello del Dr. Giancarlo di Sorte, Presidente provinciale della Lega dei Consumatori di Viterbo, che ha preferito lasciare il suo spazio alla dottoressa Sheila Lukusa, volontaria presso la sezione Caritas di Viterbo. Confrontandosi ogni giorno con donne di ogni etnia, la L'ukusa ha portato nella sala del Palazzo Papale la sua esperienza, le paure che tormentano le donne che si rivolgono a lei e quel dolore tuonante che alla mancanza della propria terra unisce le ferite di corpi e anime violentate e circuite. 
In momenti come quelli che stiamo vivendo, durante i quali i confini svaniscono e mari e terre vengono attraversati per tentare di trovare un futuro migliore, ribadisce  Sheila Lukusa, è necessaria e basilare la figura del mediatore culturale, una figura rassicurante in grado di ascoltare e comprendere quelle vittime che, per un accento, una religione o semplicemente per cultura, si trovano a dover affrontare un abuso di violenza con difficoltà ancora maggiori.
 
Magistrale intervento da sottolineare è stato quello dell’Avvocato Daniela Fieno, consulente legale “Sportello donna” che ha fatto luce sui piu' recenti  interventi legislativi e aggiornamenti giurisprudenziali in merito alla violenza di genere, enucleando e spiegando dettagliatamente gli articoli di riferimento e sulla necessita' che le vittime di violenza di genere siano accolte e consigliate in ambito legale non solo con perizia ed attenzione ma con estrema e partecipata solidarieta'.
 
Nel finale, l’intervento del Dr. Giuseppe Conti, Psicologo- Psicoterapeuta e referente Scientifico della Lega dei Consumatori; il dottor Conti ha voluto mettere in luce l’antitetico ruolo della stampa che, in situazioni di una delicatezza e una sensibilità così facilmente corruttibili, trasmettendo ripetutamente eventi di violenza, può generare possibili e probabili fenomeni emulativi.
 
 Ultimo intervento, certamente non per importanza, è stato quello della Dottoressa Maria Felicita Pizzi, Psicologa – Psicoterapeuta  presso il Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo. La Dottoressa Pizzi ha iniziato il suo discorso definendosi un’operatrice sociale prima che Psicologa, le sue parole sono state infatti testimonianza diretta e microfono di quelle realtà senza voce e di tutti quei casi di violenza in cui la Psicologa ha deciso di entrare per comprendere, curare, tentare di lenire i dolori e prevenirne futuri. 
Quello che infatti giunge a noi, ha sottolineato la Dottoressa, è soltanto la punta di un iceberg che ha molto di celato, un sommerso che in molti non conosciamo e che non siamo in grado di riconoscere. Una distruzione, come il fenomeno del Gaslighting citato dalla Psicoterapeuta, che esiste e avvelena giorno dopo giorno sgretolando ogni spiraglio di certezza nella donna.
Per combattere fenomeni di questo genere è necessario fermarsi e imparare ad ascoltare non soltanto le vittime ma anche i “rei” che, nella maggior parte dei casi, non sono pienamente coscienti del brutale atto compiuto. Soltanto attraverso una visione globale, a 360°, è possibile procedere a una piena comprensione e quindi a una valida prevenzione della violenza. 
Un discorso che è riuscito a toccare la caleidoscopica freddezza del fenomeno e si è concluso con la lettura di un intelligente scritto e di un’emozionante poesia di due ex alunni della Dottoressa che hanno lasciato agli uditori nobili spunti di riflessione. 
 
Un pomeriggio importante, saturo di esperienze e competenze che rappresenta l’inizio di una comprensione e di un percorso collaborativo che sono destinati a portare dei risultati concreti.

(Flavia Vittorini - ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche presso L'Università degli Studi Roma Tre. Ha conseguito un Master a Philadelphia (USA) in Digital Business Management.
Collabora con l’Area  Scienze Comportamentali  del  CSC Centro per Gli Studi Criminologici, giuridici e sociologici.
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