Capacità di agire E' l`attitudine a compiere atti giuridici e cioè ad acquistare ed esercitare personalmente i diritti e ad assumere personalmente gli obblighi.
Capacità di agire E' l`attitudine a compiere atti giuridici e cioè ad acquistare ed esercitare personalmente i diritti e ad assumere personalmente gli obblighi.Suoi presupposti sono la capacità giuridica, l`età e la capacità di volere. Si acquista col raggiungimento della maggiore età, vale a dire, salve alcune eccezioni (ad esempio, in materia di lavoro), a 18 anni senza distinzione di sesso.Non va confusa con la capacità giuridica. In conseguenza di fatti fisici o giuridici essa può restare modificata: è limitata o esclusa, per esempio, per i minori degli anni 18, per gli infermi di mente (interdetti o inabilitati), per i condannati penalmente (interdetti legali); può essere ridotta, come avviene per i ciechi ed i sordomuti dalla nascita i quali, se non hanno ricevuto una educazione sufficiente a provvedere pienamente ai propri bisogni, possono essere inabilitati. (Rita Giorgi) Capacità di intendere e volere (in materia civile) La capacità d`intendere e di volere è la attitudine a comprendere le proprie azioni e ad autodeterminarsi in modo autonomo, resistendo agli impulsi e costituisce, uno dei presupposti della capacità di agire, intesa questa come attitudine a diventare titolare di diritti e obblighi. Essa normalmente viene fatta coincidere con la maggiore età. Vi sono tuttavia degli atti che il soggetto è autorizzato a compiere anche prima di aver compiuto la maggiore età, ovvero gli anni 18. Il minore degli anni 18, infatti, in virtù di leggi speciali, è libero di prestare il proprio lavoro a 15 anni compiuti, di stipulare da solo il relativo contratto e di stare in giudizio per le azioni ad esso inerenti; è pure ammesso ad esercitare le azioni necessarie a tutela del diritto d`autore all`età di 16 anni. Può venire modificata da infermità mentale (e talvolta da infermità di corpo come per il sordomuto ed il cieco dalla nascita che non abbia ricevuto un`educazione adeguata) o da condanna penale, dando luogo alla interdizione od alla inabilitazione. (Rita Giorgi) Capacità d`intendere e di volere: (in materia penale) E'uno dei presupposti dell`imputabilità. La dizione capacità di intendere e di volere comprende due concetti indipendenti e cioè la capacità d`intendere e la capacità di volere. La mancanza anche di una sola di tali capacità è sufficiente per escludere la imputabilità penale. Per capacità di intendere si deve ritenere l`idoneità a comprendere normalmente la natura e la conseguenza dei propri atti, mentre per capacità di volere si deve ritenere la possibilità di decidere liberamente secondo autonome determinazioni. Si tratta di un concetto giuridico che interessa lo psichiatra forense quando un giudice, disponendo una perizia, richieda di accertare se la consapevolezza e l'intenzionalità dell'imputato fossero abolite o indebolite per vizio totale o parziale di mente. (Rita Giorgi)