Psicologia Giuridica Facendo riferimento ad un versante prettamente applicativo, si considerano ambiti propri della psicologia giuridica la psicologia della polizia (reclutamento, stress), la psicologia investigativa (profiling, territorialità), la psicologia clinica (valutazione, predizione), la psicologia carceraria (trattamento, sistemi alternativi).
Psicologia Giuridica Facendo riferimento ad un versante prettamente applicativo, si considerano ambiti propri della psicologia giuridica la psicologia della polizia (reclutamento, stress), la psicologia investigativa (profiling, territorialità), la psicologia clinica (valutazione, predizione), la psicologia carceraria (trattamento, sistemi alternativi). Su un versante più orientato alla ricerca, invece, si considerano ambiti della psicologia giuridica la psicologia biologica (basi genetiche della criminalità, danni della violenza), la psicologia dello sviluppo (aggressione, devianza), la psicologia cognitiva (testimonianza, attendibilità, tecniche di intervento), e la psicologia sociale (giurie, decisione, giudizio). La psicologia giuridica non corrisponde alla criminologia, né alla psicologia giudiziaria (applicata, appunto, ad un ambito prettamente giudiziario, quale può essere un’aula di tribunale), né alla psicologia forense (che guarda maggiormente all’aspetto clinico degli eventi). Gli addetti ai lavori di questa disciplina non possono prescindere dal conoscere, in maniera approfondita e costantemente aggiornata, le legislazioni del paese in cui si opera, la normativa penale e civile, le statistiche criminali, la metodologia da utilizzare per la raccolta dei dati in criminologia e psicologia giuridica. La figura dello psicologo, nel mondo giuridico e forense, può essere investita di ruoli diversi: in tribunale, ad esempio, troviamo lo psicologo impegnato come perito (anche per le audizioni protette, in particolare quando siano coinvolti soggetti minori), come consulente tecnico d’ufficio e/o di parte, come teste; in ambito carcerario lo psicologo può essere l’esperto per la valutazione, il sostegno e/o il trattamento dei detenuti (esperto ex art. 80 L 354/75). Per quanto riguarda gli ambiti della ricerca e della formazione, gli psicologi impegnati in questo ramo si occupano di studiare l’applicazione della psicologia alla legge, le conseguenze della violenza sulla psicologia delle vittime, gli autori di reato e loro psicologia/comportamento, la psicologia della giuria e la psicologia della testimonianza. (F.Spadafora,2005)