CSC - Centro per gli Studi Criminologici


Titolo : Devianza
Categoria : Dizionario

Intestazione :

Devianza Termine che indica comportamenti, un modo di espressione di uno o più individui appartenenti ad una collettività (che può essere un gruppo un'altra formazione sociale più ampia), i quali si allontanano o divergono da quelli propri della comunità stessa.



Testo :

Devianza Termine che indica comportamenti, un modo di espressione di uno o più individui appartenenti ad una collettività (che può essere un gruppo un'altra formazione sociale più ampia), i quali si allontanano o divergono da quelli propri della comunità stessa. Il concetto di devianza è formulato dalla collettività per motivi di difesa della propria identità culturale e per il mantenimento del controllo sociale e contiene perciò una più o meno severa riprovazione morale. Ciò significa inoltre che il concetto di devianza non ha valore assoluto, e che un comportamento un modo di pensare considerato deviante da una comunità può non esserlo affatto per altre. In altri termini una collettività elabora e fissa le norme che ritiene più funzionali per la propria organizzazione, per la sopravvivenza e lo sviluppo, che hanno un carattere convenzionale e relativo, quindi il concetto di devianza risulta ancorato a tale convenzionalità. Va inoltre precisato che l'applicazione più corretta del termine è quella che riguarda il comportamento e non delle persone, giacché queste non sono mai definibili devianti in assoluto, bensì solo per determinati modi di espressione, che possono anche essere relativamente stabili senza coinvolgere per questo l'intera personalità. Si osservi inoltre che la nozione di devianza, essendo formulata dalla maggioranza di una collettività nei confronti di uno o più individui, si rivela come un elemento del conflitto sociale, e non è priva di pericoli. Infatti può servire a condannare comportamenti semplicemente non conformisti e dotati di originalità, o può contribuire ad emarginare "il diverso". In tal modo la devianza si configura come il polo opposto rispetto alla conformità e talvolta al conformismo. (Marchese, Mancini, Greco, Assini - 1998)



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