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"Prospetive teoriche e strumenti di ricerca in criminologia" Il volume si prefige lo scopo di illustrare sia le ragioni della speculazione teorica sia mostrare il percorso metodologico con cui spesso tali teorie sono costruite, elaborate e verificate. Per gli autori la teoria di riferimento dei ragionamenti criminologici è indubbiamente quella sociologica. Criminologia clinica e psichiatria forense un sono un binomio che ha storicamente condizionato l'evolversi della criminologia come forma di sapere autonomo, come pratica e teoria sociale indirizzata alla spiegazione ed interpretazione di fenomeni sociali e soprattutto quale tecnica orientata alla soluzione concreta dei fenomeni sociali che intende studiare. Il libro si apre con una prima parte nella quale vengono presentate le maggiori teorie sociologiche di rilevanza criminologica. Viene dato un ampio spazio alle teorie che cercano di spiegare i complessi rapporti che esistono tra l'individuo ed il proprio contesto sociale ed urbano di riferimento; vengono anche messe alla prova quelle che tentano di sondare l'associazione tra modelli di apprendimento e sottoculture devianti, tra quanto vi è di "innato", "biologico" e quanto vi è di "appreso", di "sociale" nella disponibilità individuale a commettere dei delitti. Si affrontano le teorie critiche della società, le teorie del conflitto, che tendono a ridiscutere le intime connessioni tra individuo e potere. Viene poi approfondita la questione del metodo. Gli autori hanno sentito l'esigenza di offrire una "cassetta degli attrezzi" al lettore, utile all'applicazione sul campo delle varie prospettive teoriche. Si prendono in esame le maggiori tecniche statistiche e metodologiche che vengono presentate in modo chiaro e sintetico attraverso esempi tratti dalla letteratura criminologica.
Dal testo pubblicato si traggono le seguenti note biografiche degli autori: Silvio Ciappi, è specialista in Criminologia clinica,dottore di ricerca in Scienze medico-forensi, svolge attività di ricerca presso l'Università di Siena. E' consulente criminologo del Ministero di Giustizia ed Esperto resso il Centre for International Crime Prevention delle Nazioni unite a Vienna. E' menbro della Società di Criminonologia e dell'American Society of Criminology [b]Stefano Beccucci[/b, è laureato in Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Firenze e si è specializzato in Criminologia presso l'Università degli Studi di Genova; svolge attività di ricerca in campo sociologico e criminologico presso l'Università degli Studi di Firenze e altri istituti di ricerca, tra cui il "Centro studi per la legalità" del Gruppo Abele.
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