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| Il terrore in casa nostra |
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Sono nuove le sfide che ci propone il terrorismo e che sono impossibili da affrontare mediante gli strumenti tradizionali con i quali le democrazie occidentali hanno sconfitto, o perlomeno contenuto, le forme classiche di terrorismo e questo libro aiuta a capire quali possono essere le nuove strategie più utili da adottare. Siamo tutti impotenti di fronte ai "nuovi Martiri" che vanno incontro alla loro morte con il sorriso di chi è felice di sacrificarsi per la realizzazione della propria causa. Il terrore entra in casa nostra, nella nostra vita assumendo molteplici aspetti.
Il libro propone un'analisi complessiva di queste tematiche e delle caratteristiche del terrorismo globale, con un occhio di riguardo all'estremismo islamico, ma non solo, trascurando volutamente l'aspetto cronachistico per concentrarsi sulla struttura delle principali organizzazioni terroristiche contemporanee e sugli aspetti psico-sociologici degli uomini che decidono di farne parte. Una parte del volume è dedicata alla trattazione dei concetti fondamentali dell'Islam e della sua religione, all'analisi del fanatismo e delle sue componenti psicologiche, alla descrizione delle dinamiche psichiche dei kamikaze del XXI secolo, tutti argomenti essenziali per entrare nella galassia dell'estremismo islamico. Due capitoli molto attuali sono dedicati all'utilizzo della rete Internet come strumento di propaganda dei terroristi e all'analisi delle potenzialità future di attacchi sulla popolazione civile con armi non convenzionali.
Si tratta di un volume indispensabile per comprendere come la globalizzazione abbia ormai trasformato anche il terrorismo e a quali pericoli andiamo incontro nel prossimo futuro.
Dal testo pubblicato si traggono le seguenti note biografiche degli autori:
Ruben De Luca, (Roma 1970), è psicologo criminologo e cultore della materia presso la cattedra di Criminologia alla Facoltà di P dell'università di Roma " La Sapienza". Dal 1994 scrive articoli per riviste specializzate in campo criminologico e giuridico e, dal 1997, è socio della Società italiana di Criminologia (SIC). Dal 2000 è il coordinatore del GORISC (Gruppo osservatorio di ricerca, intervento e studio sulla criminalità), un gruppo di lavoro in ambito universitario che si occupa di analizzare le varie forme di criminine violento.
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