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Festival della giustizia: chiedere scusa è sempre un bel gesto ma .... - di Claudio Mariani  



Festival della giustizia: chiedere scusa è sempre un bel gesto ma .... - di Claudio Mariani

In questi giorni si svolge a Modena il primo festival della Giustizia organizzato dalla Camera Penale unitamente a Italy Innocence Project all’interno del quale si confronteranno autorevoli giuristi, operatori del settore, scrittori e giornalisti; il tema di fondo è il dramma dell’errore giudiziario e di come l’aspetto mediatico possa influire a volte sull’esito delle indagini o dei procedimenti penali.
Si tratta indubbiamente di una lodevole iniziativa che mette l’accento sulle conseguenze drammatiche  spesso irreparabili anche quando gli imputati non colpevoli riescano a dimostrare la loro innocenza (non c’è bisogno di ricordare in questa sede che in realtà dovrebbe essere il sistema giudiziario a dimostrarne la colpevolezza).
Tra gli invitati al Convegno spicca indubbiamente il nome della Signora Amanda Knox, oggi affermata scrittrice e giornalista americana; ricordiamo che fu condannata e poi definitivamente assolta dopo un lungo ed estenuante processo per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher avvenuto nella notte del 1° novembre 2007, quando entrambe studiavano a Perugia.
E’ apprezzabile questo invito in quanto chiedere scusa quando si sbaglia (o quando si teme di aver sbagliato) è certamente un gesto intelligente ma vorremmo proporre una riflessione.
Proprio a Modena nel 2012 veniva arrestata la Prof.ssa Maria Grazia Modena nell’ambito di uno scandalo definito “camici sporchi” dai media che si occuparono della vicenda; al tempo era primario presso il reparto di cardiologia e docente universitaria e fu arrestata mentre l’elicottero controllava dall’alto il suo appartamento come si compete in genere ad un boss criminale di alto livello; fu rimossa da tutti i suoi incarichi ed impiegò sei anni per mettere la parola fine al suo Calvario ed ancora oggi non ha potuto recuperare tutto quel che ha perduto (alcune cose irrimediabilmente).
La Dr.ssa Modena è una eccellenza italiana e il suo curriculum vitae occupa 97 pagine! Considerato quindi che nella stessa città dove ha luogo il convegno si è verificato uno degli episodi più incresciosi che hanno a che fare con il tema dell’ingiustizia è plausibile chiedersi come mai non sia stata invitata!
Ricordiamo un altro caso sempre dello stesso periodo (2012) che coinvolse la Dr.ssa Ilaria Capua, una virologa che ha reso grande il nome dell’Italia nel mondo scientifico internazionale ed autrice di ben 180 pubblicazioni, la quale rimase coinvolta in una assurda storia di “traffico di virus” e che è stata costretta a vivere l’onta e la drammatica dinamica del mostro in prima pagina, a tal punto che dovette emigrare negli Stati Uniti dove oggi dirige un centro scientifico prestigioso e un importante incarico di ricerca.
Anche lei impiegò anni per dimostrare la sua innocenza e anche lei non interverrà al primo festival della Giustizia!
Due donne che avevano perduto l’onore e la dignità: una forse troppo vicina (perché vive nella stessa città dove ha luogo il convegno) ed una forse troppo lontana perché in “esilio” negli Stati Uniti (dove oggi vive anche la signora Knox).
In conclusione quindi pur apprezzando l’iniziativa e gli intenti degli organizzatori, ci sia consentita una perplessità: non vogliamo assolutamente pensare che sia stata invitata la Signora Amanda Knox per il suo appeal mediatico in quanto proprio questo aspetto è quello maggiormente contestato dal progetto che ha dato origine al festival! E’una perplessità legittima?
                                                                                                                                                                    Claudio Mariani

(Avvocato - Criminologo - Direttore Area Criminologia del CSC - Direttore del Dipartimento di Vittimologia e di Studi Penitenziari  del CSC - Direttore del corso di Educazione al Diritto e Criminologia presso la C.C. di Viterbo)

 


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