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Gli Esperti scrivono
Le gambe
Tra crimine e seduzione -
di Luca Cionco
 



Le gambe.
Tra crimine e seduzione -
di Luca Cionco

Accavallò le gambe e si tirò su la gonna. Si può andare in paradiso anche prima di morire.
(Charles Bukowski)

Ben trovato caro lettore,
oggi, come intuibile dall’immagine di cui sopra non parleremo di metafisica, né di macrosistemi economici.
Abbiamo tutti in mente la fortunata immagine tratta da Basic Instinct, un film di Paul Verhoeven con Sharon Stone e Michael Douglas del 1992 dove seduzione, crimini e menzogne sono tra loro interrelate, tessute magistralmente in una trama appassionante e accattivante.
Di tutti gli aspetti del film, dai giochi psicologici dei protagonisti passando per la colonna sonora fino ad arrivare al nome del regista, ciò che è rimasto più impresso nella memoria collettiva, marchiandola col fuoco passionale, è la scena nella quale Sharon Stone accavalla le gambe, relegando al ruolo di cornice tutti gli altri aspetti costati mesi di lavoro.
Sono così potenti le gambe, comunicativamente, da suggerirci qualche riflessione in merito.
In ogni nostra conversazione quotidiana non prestiamo attenzione al loro orientamento e non agiamo un controllo diretto e strategico, non lo facciamo quasi mai. Provate a rispondere a queste due semplici domande e tenete in mente la risposta, fra poco ne riparliamo.
1.    Siamo seduti sulla panchina con la ragazza, o il ragazzo, che ci piace e ha le gambe accavallate nella direzione contraria alla nostra posizione, ovvero la gamba adiacente noi è sopra l’altra. Cosa ci sta comunicando inconsciamente?
2.    Ci troviamo in un gruppo di amici e uno di loro sta con le gambe divaricate, l’altro le ha unite e un altro ancora con i piedi incrociati. Cosa capiamo da questi atteggiamenti?

Facciamo una piccola differenziazione in base al genere sessuale, in primis, e notiamo che nella donna, la gamba è una delle armi più seduttive, quasi un’arma di distruzione di massa per le cellule di Leydig (cellule situate nei testicoli che producono testosterone). La donna, sapendo che può incanalare l’attenzione maschile sull’oggetto del desiderio androgeno, le utilizza strategicamente e, come un evidenziatore sulle parole più importanti, sottolinea la naturale curvatura del proprio corpo lasciando sovente l’Altro nell’impetuosa lotta interna tra desiderio di possesso e frustrazione. I tacchi a cosa servono se non a slanciare le gambe e farle apparire più lunghe?

Nell’uomo, invece, spesso segnalano l’ampiezza dell’ego, quando non mero meccanismo di compensazione per eventuali difetti che si vorrebbero celare. Un uomo che si ritiene importante e forte in genere le tiene allargate e ben salde per terra; al contrario un uomo timido le tiene incrociate, magari sostenendosi su una gamba alla volta, allo scopo di occupare il minor spazio possibile. Ogni persona può trovarsi in entrambe le condizioni al solo variare del contesto. Il Preside di una scuola può stare con le gambe divaricate nella sua zona comfort, ovvero nel suo ufficio, e appena fuori, ad esempio in banca a chiedere un prestito, può variare e ridurre la propria portata. Un rapinatore può tenerle divaricate mentre controlla, con la pistola, la situazione circa il delitto che sta compiendo e chiuderle in sala interrogatori, o ancora molto aperte ma poggiando solo la punta del piede per terra.

Foto 2.


Se osservate la foto di cui sopra noterete quella che si definisce, per gli addetti ai lavori, “posa dello scattante”, è infatti pronto a fuggire da una situazione stringente. C’è da specificare che chiunque si trovi sottoposto ad interrogatorio, a prescindere dalla colpevolezza, vorrebbe essere altrove, ma un innocente potrebbe volersi scagionare invitando gli inquirenti ad approfondire le indagini, cosa che farebbe cambiare il proprio atteggiamento e il relativo linguaggio del corpo. Ulteriori approfondimenti saranno esclusiva della Scuola di Alta Formazione in Analisi Comportamentale per approfondimenti scientifici e attività di studio in merito, le iscrizioni sono aperte per il secondo anno, a Roma, 2018.
Passiamo ora a rispondere ai nostri quesiti iniziali.
1.    Atteggiamento di chiusura. Dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta, parlare di qualcosa di interessante per l’Altro e cercare di far orientare dapprima le sue gambe e poi il busto nella direzione a noi favorevole. Si deve tenere in mente che ogni qualvolta modifichiamo la posizione del corpo dell’altro stiamo agendo anche al suo livello inconscio. Il corpo infatti è causa ed effetto del pensiero. Se voglio essere attento e comando al mio corpo di adottare tutti gli atteggiamenti relativi condizionerò il mio cervello e sarò realmente attento a quanto vorrei. Allo stesso modo lo posso condizionare alla seduzione, alla rabbia, alla felicità e ad ogni altra cosa. E così come posso condizionare il mio cervello ad essere funzionale alle mie strategie, potrei farlo con quello degli altri. Però ogni manipolazione in malafede verrà scoperta prima o poi, quindi se vi fosse venuto in mente di contattarmi per aiutarvi a manipolare l’altro cancellatelo dalla mente.
Ci sono due scuole di pensiero, l’unasostiene che ogni persona, indistintamente dal sesso, si comporti allo stesso modo; l’altra sostiene che il gentil sesso si trovi a proprio agio con la gamba sinistra sopra la destra e i maschi al contrario. Tutti concordano che fattori determinanti siano: contesto, armonia tra i partecipanti, climax, temperatura e zona geografica di riferimento, personalità degli attori sociali, grado di istruzione, professione e aspetti legati all’ambiente e alla cultura di riferimento.

2.    La risposta alla domanda è deducibile da quanto scritto sulle gambe nella parte relativa l’uomo, l’elemento nuovo sono i piedi. Anatomicamente sono la parte più distante dal cervello, ovvero dal centro nevralgico dove parte ogni segnale e comando, per cui spesso non sono razionalmente controllati. I piedi indicano la direzione dei nostri pensieri, dove vorremmo essere o andare, dove è puntato il riflettore della nostra attenzione, anche se fingiamo altro. Tizio parla con Caio, proprio di fronte a lui. All’improvviso arriva Semproniadai lunghi capelli biondi e vestito rosso e si va a sedere al tavolo del bar. Tizio ne è attratto fortemente, forse per via di quella famosa goccia di Chanel, ma questo non lo sapremo mai. Tizio, come un tennista a Wimbledon, oltre a far palleggiare le pupilletra Caio e Semproniaindirizzerà la punta del proprio piede verso di lei. Caio, come la maggior parte delle persone al mondo, non si accorgerà del calo di attenzione del suo interlocutore o della sua sopraggiunta libidica volontà dettata dal suo Basic Instincte continuerà a parlare credendo di essere ancora interessante nell’eloquio, anche se ormai lo è al pari di un convegno sui processi di essiccamento delle carni equine per un ingegnere aereospaziale.
E così anche chi nasconde qualcosa da qualche parte, tipo un omicida può fare con l’arma del delitto, punterà il proprio piede in quella direzione quando saremo là per la perquisizione. I mentalisti utilizzano tattiche simili per ritrovare ciò che è stato nascosto alla loro vista. Concentrando la vostra attenzione sull’elemento chiave orienteremo anche parte del corpo, piedi o busto che sia, verso la stessa direzione. Un’ottima strategia per coloro che cercano reperti o prove nascoste.

Conoscere il linguaggio del corpo permette di anticipare alcuni pensieri, di tradurli in maniera efficace, di avere maggior contezza dei comportamenti, degli atteggiamenti e delle emozioni altrui. Significa sapersi migliorare e saper migliorare l’altro nelle sue attività, incentivando quei comportamenti funzionali e inibendo quelli contrari. Saper leggere e “scrivere” il linguaggio del corpo permette di cambiare il mondo, il mondo nostro e quello dell’Altro, ma solo se sene si fa un utilizzo etico, ovvero corrispondente totalmente alla buona fede e a migliorare le relazioni e le performance.
Le strategie che studiamo alla Scuola sono come bisturi: non adatti a tutti.
Per ogni domanda o approfondimento, o anche solo per due chiacchiere potete scrivermi a lcionco@criminologi.com

“Le gambe nella donna sono il perfezionamento della sua volontà.La gamba erotica abbandonata mollemente sul letto è un adescamento naturale del non riposo. Appena l’uomo toccherà quell’arto inerte diventerà un abile corridore, si farà in quattro per procurare sangue e tranquillità a quelle forme insostituibili, perfette sia per l’ozio che per la procreazione.Ma le gambe delle donne hanno molti occhi che l’uomo non vede e molte labbra di cui non si accorge. Sono occhi e labbra che cercano l’amore sì, ma soprattutto la vita dell’amore”.(Alda Merini)
Alla prossima.

(Luca Cionco - Direttore dell'Area Scienze Comportamentali e della Scuola di Alta Formazione Analisi Comportamentale del Centro per gli Studi Criminologici - Membro del Comitato Scientifico del Centro per gli Studi Criminologici)


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